a cura di Atti Minori e String Figures
HOME (Haunted Otherness/Maintenance Environment) è un’installazione temporanea a cura di Atti Minori, un progetto transdisciplinare creato da Flavia Criscione e Graziana Marziliano che lavora sulla risemantizzazione della casa in un’ottica transfemminista queer, e di String Figures, la rassegna di teoria e letteratura transfemminista dello Spazio Letterario. Lavora sui sentimenti di nostalgia, di displacement e precarietà che caratterizzano le esperienze di domesticità nel presente. Si costituisce tramite la costruzione collettiva di uno spazio domestico all’interno di un ambiente espositivo, nella cui progettazione si tengono conto le necessità materiali e i desideri che possono sorgere in una casa slegata dal contesto familiare nucleare, attraversata da relazioni non di sangue, di scelta e determinate da alleanze nella precarietà e nella migrazione.
L’installazione temporanea si terrà durante due giornate, strutturate tramite momenti di convivenza e condivisione, laboratori sul tema della casa. Alla fine delle due giornate, nella parte Trasloco, la casa verrà smantellata dall* partecipanti, portando via gli oggetti che più sono necessari alla vita di ognun*, con la promessa di assemblarli di nuovo su altre coordinate e in tempi futuri.
L’evento si svolgerà il 10 e 11 maggio 2025 nello spazio di DAS (Dispositivo Arti Sperimentali) in Via del Porto 11/2 a Bologna.
Programma
SABATO 10 MAGGIO
- ore 9:00 Colazione e allestimento della casa
- ore 11:00 Cooking home, laboratorio con Belén Cornejo-Daza
- ore 13:30 Pranzo
- ore 15:30 Fuori dai bordi, laboratorio con il Collettivo Rosole
- ore 17:30 Economia domestica femminista, laboratorio con Flavia Criscione
- ore 19:30 Aperitivo
DOMENICA 11 MAGGIO
- ore 10:00 Restituzione dei lavori
- ore 11:00 Seduta di lettura e bibliomanzia
- ore 15:00 Smantellamento della casa
Entrambi i giorni l’ingresso sarà ad offerta libera (consigliata 5 euro) e comprenderà per la prima giornata anche i laboratori. È necessaria la tessera ARCI 2024/25.
Laboratori
Cooking home – Laboratorio con Belen Cornejo-Daza
Questo workshop si propone di esplorare il concetto di casa attraverso il cibo e la nostra relazione complessa, intrecciata e interconnessa con tutte le forme di esso, prendendo in particolare considerazione la dimensione emotiva e affettiva della nostra intra-azione quotidiana con esso. All’interno di questa relazione incarnata ed enfatizzata del corpo umano con il cibo più-che-umano, indagheremo come il cibo diventa-materializza-forma la casa e come può attivare potenzialità di alleanza, intimità e resistenza all’interno delle esperienze contemporanee di domesticità, spesso modellate da disorientamento, precarietà e migrazione. il workshop prenderà la forma di un des-ayuno condiviso, in cui nutriremo noi stess* e l* altr* attraverso un impegno attivo con la materia del cibo e la materia della letteratura, che sfocerà nella materializzazione di una ricetta collettiva per cucinare casa.
Economia domestica femminista – Laboratorio con Flavia Criscione
L’educazione domestica era una disciplina insegnata in Italia a partire da istituzioni educative nate nel 19esimo secolo. I collegi a frequenza femminile regolavano il modo di produzione domestico, istituendo una didattica ufficiale della cura, della pulizia e della cucina, del lavoro riproduttivo e della gestione della casa all’interno del contratto sociale eteropatriarcale.
Per reimmaginare una contro-didattica della domestica femminista, il laboratorio crea una pratica collettiva che unisce ascolto, condivisione di storie affettive e produzione di immagini. Durante questo laboratorio, gli oggetti che sono stati condivisi nello spazio-casa saranno documentati prima del loro Trasloco, e serviranno a creare ricordi temporanei e narrazioni alternative del lavoro dell’abitare. Attraverso due scanner, gomitoli, fotografie di famiglia, carta, tessuti, inchiostri, documenti l3 partecipant3 potranno confondere i propri ricordi con quelli degli altri e creare immagini della propria domesticità, qualunque forma essa prenda.
Fuori dai bordi – Laboratorio a cura del Collettivo Rosole
Emblema dell’ordine, della delicatezza e della precisione, il centrino è da sempre costruito secondo schemi rigidi, che non lasciano spazio alla creatività, ma solo alla ripetizione tecnica di un modello prestabilito. In questo laboratorio, interveniamo proprio lì dove finisce la regola: sul margine. Con il freehand crochet e un approccio sperimentale, sovvertiamo il bordo, lo apriamo, lo rendiamo irregolare, amorfo, vivo.
Il centrino, espressione di una lavorazione domestica spesso opprimente e alienante per l’esperienza femminile, è stato tuttavia anche l’unico strumento attraverso cui molte donne hanno potuto affermare la propria presenza all’interno della casa, riempiendone le superfici e incorniciando ogni oggetto.
Al termine del laboratorio i centrini realizzati collettivamente troveranno spazio in dialogo con gli oggetti donati e installati durante il progetto HOME.
Modalità di partecipazione
Per partecipare all’evento è fortemente consigliata la compilazione del modulo online (LINK) di modo da prepararci al meglio all’arrivo dell3 partecipanti. È necessaria la tessera ARCI 2024/25. All’ingresso verrà chiesta un’offerta libera (consigliata 5 euro), che comprende i laboratori durante la prima giornata: l’offerta di cinque euro è una soglia minima che ci aiuterebbe a supportare l* artist* e il lavoro dietro all’evento. Lo spazio rimane aperto anche a chi non avesse la possibilità di fare un’offerta. L’iscrizione ai laboratori è caldamente consigliata tramite il modulo online.
All’ingresso verrà pure proposta una liberatoria (facoltativa) da firmare per poterci permettere di documentare l’evento con foto e video.
Oltre alla possibilità di partecipare ai laboratori, al cuore del progetto HOME c’è l’invito all* partecipant* a portare un piccolo-medio oggetto da donare allo spazio casa. Ricordiamo però che lo spazio installativo non è una discarica di oggetti rotti e non voluti ma un contesto di cura reciproca. Alla fine delle due giornate, indicativamente dalle ore 15:00 di domenica 11 maggio con il disallestimento ci sarà la parte Trasloco del progetto: gli oggetti donati che portano l’adesivo del progetto HOME potranno essere portati via da chi ne ha bisogno/li desidera.
Bio
HOME nasce a partire dai desideri di Graziana Marziliano e Flavia Criscione, che nel 2020 iniziano a collaborare sotto il nome di Atti Minori ai confini tra scrittura e pratica visuale. Il progetto abita il campo affettivo ereditato dalle arti minori, riappropriandosi di un immaginario domestico fatto di oggetti scannerizzati, federe, icone, fotografie di famiglia, tessiture. Negli spazi che ci siamo immaginate, vengono creati cortocircuiti semantici tra il familiare e lo sconosciuto, la nostalgia e la precarietà.
GRAZIANA MARZILIANO (Bari, 1998) è dottoranda all’Università del Piemonte Orientale con una ricerca sull’archivio di Liana Borghi, un’attivista femminista lesbica queer italiana. Cura la rassegna di teoria e letteratura transfemminista queer String Figures e il progetto Residenze di Scrittura per lo Spazio Letterario a Bologna. Fa parte dell’Italian Girlhood Studies Research Network e ha pubblicato il racconto “L’ultima estate delle creature” nella raccolta Sciroccate. Storie di Traverso da Sud (Tamu 2023). Condurrà il workshop Study for an affective archive per la conferenza di Atgender a Barcellona nel 2025.
FLAVIA CRISCIONE è dottoranda in cultura visuale tra l’Università degli Studi di Milano e Roma III, segue una ricerca su narrazioni speculative e queer nella fantascienza europea degli anni ’90. È co-fondatrice del graduate student workshop AVEC (Art, Visuality and Electronic Culture, Università di Bologna) e ha condotto collaborazioni con Adiacenze (Bologna), FRAC Île-de-France (Romainville) e Le Générateur (Gentilly). Ha curato la mostra Si pure senza tutti i confort Galleria Castello 925 (Venezia). Nel 2024 ha partecipato al Lab for New Imaginations del MACRO (Roma), che è risultato nel progetto collettivo Bingologia Radicale.
STRING FIGURES è la rassegna di teoria e letteratura transfemminista queer curata da Marta Olivi, Graziana Marziliano, Alessandro Farris, Elena Strappato, Irene Russo, Eleonora Negrisoli e Cat Profico. Muovendosi dalle parole di Haraway, String Figures mette in contatto letteratura e teorie e pratiche transfemministe queer: ciascuna di queste string figures creerà uno schema inedito, un’apertura, un movimento, un’intuizione, grazie a cui cominciare a costruire storie per dissestare il binarismo della teoria letteraria, moltiplicare il punto di vista, contaminare il linguaggio, aprire nuovi scenari di narrazioni e incontrare soggetti non previsti. La rassegna si compone di talk, laboratori, workshop, presentazioni di libri e di progetti, e vede protagonistx persone che scrivono, studiano e lavorano all’interconnessione – o meglio nel cortocircuito – tra queerness, transfemminismo e teorie e pratiche letterarie. Tra l* su* ospiti ci sono: Rachele Borghi, Paul B. Preciado, Sandra Cane, Rachele Cinerari, June Scialpi, Shatta Valli, Collettivo Hormony, Caro Gervasi, Marzia D’amico, Simone Marcelli Pitzalis, Luca Starita, Collettivo L’Altrosessuale, Claudia Durastanti e tant* altr*.
BELEN CORNEJO-DAZA è dottoranda presso l’Universidad de Granada (Spagna), dove insegna e conduce ricerche in cotutela con l’Università degli Studi di Bologna (Italia). Ha conseguito una laurea in Studi inglesi, una laurea in Traduzione e interpretazione (inglese/francese) e un master in Letteratura inglese. Si è specializzata in studi di genere e femministi con un master Erasmus Mundus in Women’s and Gender Studies. Ha completato soggiorni di ricerca presso l’Università di Utrecht e l’Università di Bologna e le sue principali aree di interesse sono le pratiche creative femministe e transmediali che resistono al capitalocene e materializzano la speranza. Ha recentemente pubblicato il capitolo “Becoming(other-than-)water: Resilienza e rivoluzione nell’incarnare un canone femminista. Un’analisi diffrattiva di El Agua di Elena López Riera”, per il volume Routledge Feminist Literary and Filmic Cultures for Social Action (2024).
Il COLLETTIVO ROSOLE è un gruppo di artist3 tessili attivo a Bologna dal 2022. Il nome si ispira alla rosola, una pianta “infestante” e spontanea usata nella cucina romagnola, che richiama un concetto di crescita lenta ma pervasiva, come quella del lungo processo di creazione artistica delle antiche tecniche tessili artigianali. Attraverso incontri regolari, come i club dell’uncinetto, il collettivo crea una comunità basata su condivisione e manualità, trasformando un gesto semplice in un atto di cura collettiva. Le pratiche della maglia e dell’uncinetto caricano di significato e di emotività oggetti attraverso la manifattura lenta e collaborativa. Il Collettivo Rosole è un organo in costante crescita e l’idea di autorialità è attribuibile a tutt3 l3 partecipanti; i valori di condivisione e partecipazione si traducono in un approccio partecipativo che coinvolge attivamente il pubblico nella creazione delle opere.
Il DAS (DISPOSITIVO ARTI SPERIMENTALI) è un centro di ricerca e produzione artistica in via del Porto 11/2 a Bologna: uno spazio modulare e attraversabile pensato per far incontrare esperienze, pratiche e pubblici eterogenei. L’edificio, un ex deposito di bare, nel distretto della Manifattura delle Arti e a pochi minuti dalla Stazione Centrale, è stato concesso in gestione dal Comune di Bologna attraverso un percorso iniziato nel 2017 con l’avviso pubblico MACbo – Multitasking Atelier Creativo. Ristrutturato e riqualificato nel corso degli anni dalle 18 realtà culturali bolognesi selezionate, DAS è oggi gestito da un’unica associazione che riunisce operatorə culturali e professionistə di vari ambiti artistici e formativi.
English Version
Project Home – Haunted Otherness Maintenance Environment curated by Atti Minori and String Figures
HOME (Haunted Otherness/Maintenance Environment) is a temporary installation curated by Atti Minori, a transdisciplinary project created by Flavia Criscione and Graziana Marziliano that works on transforming the meaning of the term ‘home’ from a queer transfeminist perspective, and by String Figures, the Spazio Letterario’s review of transfeminist theory and literature. It works on the feelings of nostalgia, displacement and precarity that characterize experiences of domesticity in the present. It is constituted through the collective construction of a domestic space within an exhibition environment, in the design of which the material needs and desires that may arise in a home untethered from the nuclear family context, traversed by non-blood relations of choice and determined by alliances in precarity and migration are taken into account.
The temporary installation will be held during two days, structured through moments of cohabitation and sharing, workshops and talks on the theme of home. At the end of the two days, the house will be dismantled by the* participants, taking away the objects that are most necessary to each*s life, with a promise to reassemble them on other coordinates and at future times.
The event will take place on May 10 and 11, 2025 in the space of DAS (Dispositivo Arti Sperimentali) at Via del Porto 11/2 in Bologna.
Program
SATURDAY, MAY 10
- 9:00 a.m. Breakfast and home setup
- 11:00 a.m. Cooking home, workshop with Belen Cornejo-Daza
- 1:30 p.m. Lunch
- 3:30 p.m. Off the Edge, workshop with the Rosole Collective
- 5:30 p.m. Economia domestica femminista, workshop with Flavia Criscione
- 7:30 p.m. Chthulucena, apericena
- SUNDAY, MAY 11
- 10:00 a.m. Return of work
- 11:00 a.m. Reading and bibliomancy session
- 3 p.m. Moving. Dismantle the house
Both days admission will be up to you (5 euros recommended) and will include the workshops for the first day. ARCI 2024/25 membership is required.
Workshops
Cooking home, workshop with Belen Cornejo-Daza
This workshop aims to explore the concept of home through food and our complex, entangled and interconnected relation with all forms of it, taking into special consideration the emotional and affective dimension of our daily and quotidian intra-action(s) with it. within this embodied and enfleshed relation of the human body with the more-than- human food, we will investigate how food becomes-materializes-shapes home and how it may activate potentialities for alliance, intimacy and resistance within contemporary experiences of domesticity, often shaped by disorientation, precariousness and migration. the workshop will take the shape of a shared des-ayuno, where we will feed ourselves and each other through active engagement with the matter of food and the matter of literature, resulting into the materialization of a collective recipe for cooking home.
Off the Edge – A Workshop by Collettivo Rosole
A symbol of order, delicacy, and precision, the doily has always been crafted according to rigid patterns, leaving no room for creativity—only for the technical repetition of a pre-established model. In this workshop, we intervene precisely where the rules end: at the margin. Through freehand crochet and an experimental approach, we subvert the edge—opening it up, making it irregular, amorphous, alive.
The doily, an expression of domestic labor that was often oppressive and alienating for the female experience, has nonetheless also been the only means through which many women could assert their presence within the home—filling its surfaces and framing every object.
At the end of the workshop, the collectively created doilies will find a place in dialogue with the donated objects and installations from the HOME project.
Feminist Domestic Economy – Workshop with Flavia Criscione
Domestic education was a discipline taught in Italy starting with educational institutions established in the 19th century. Female-run colleges regulated the domestic mode of production, establishing an official didactics of care, cleaning and cooking, reproductive labour and household management within the heteropatriarchal social contract.
To re-imagine a counter-didactics of the feminist domestic, the workshop creates a collective practice that combines listening, sharing of affective stories and production of images. During this workshop, objects that have been shared in the domestic space will be documented before their removal, and will be used to create temporary memories and alternative narratives of the work of living. By means of two scanners, balls of wool, family photographs, paper, textiles, inks, documents the participants will be able to mix up their own memories with those of others and create images of their own domesticity, whatever form it takes.
How to participate
To participate in the event, we strongly recommend filling out the online form (LINK) so that we can better prepare for the arrival of the 3 participants. The ARCI 2024/25 membership card is required. At the entrance we will ask for a free offer (recommended 5 euros), which includes the workshops during the first day: the offer of five euros is a minimum threshold that would help us support the artist* and the work behind the event. The space remains open to those who are unable to make an offer. Registration for the workshops is highly recommended via the online form.
A release form (optional) will also be offered at the entrance to be signed in order to allow us to document the event with photos and videos.
In addition to the possibility of participating in the workshops, at the heart of the HOME project is the invitation to the participants* to bring a small-medium object to donate to the HOME space. Remember, however, that the installation space is not a dump for broken and unwanted objects but a context of mutual care. At the end of the two days, approximately from 15:00 on Sunday 11 May with the dismantling, there will be the Moving part of the project: the donated objects bearing the HOME project sticker can be taken away by those who need/want them.
Bio
HOME was born from the desires of Graziana Marziliano and Flavia Criscione, who in 2020 began collaborating under the name of Atti Minori on the borders between writing and visual practice. The project inhabits the affective field inherited from the minor arts, reappropriating a domestic imaginary made up of scanned objects, pillowcases, icons, family photographs, weavings. In the imagined spaces, semantic short circuits are created between the familiar and the unfamiliar, nostalgia and precariousness.
GRAZIANA MARZILIANO (Bari, 1998) is a PhD student at the University of Eastern Piedmont with a research on the archive of Liana Borghi, an Italian queer lesbian feminist activist. She curates the queer transfeminist theory and literature review String Figures and the Writing Residencies project for the Literary Space in Bologna. She is part of the Italian Girlhood Studies Research Network and published the short story ‘L’ultima estate delle creature’ in the collection Sciroccate. Storie di Traverso da Sud (Tamu 2023). She will lead the workshop Study for an affective archive for the Atgender conference in Barcelona in 2025.
FLAVIA CRISCIONE is a PhD student in visual culture at the University of Milan and Rome III, she is researching on speculative and queer narratives in European science fiction of the 1990s. She is co-founder of the graduate student workshop AVEC (Art, Visuality and Electronic Culture, University of Bologna) and has led collaborations with Adiacenze (Bologna), FRAC Île-de-France (Romainville) and Le Générateur (Gentilly). He curated the exhibition Si pure senza tutti i confort at Galleria Castello 925 (Venice). In 2024 he participated in the Lab for New Imaginations at MACRO (Rome), which resulted in the collective project Bingologia Radicale.
STRING FIGURES is a review of queer transfeminist theory and literature curated by Marta Olivi, Graziana Marziliano, Alessandro Farris, Elena Strappato, Irene Russo, Eleonora Negrisoli and Cat Profico. Moving on from Haraway’s words, String Figures brings together literature and queer transfeminist theories and practices: each of these string figures will create an unprecedented pattern, an opening, a movement, an intuition, thanks to which we can begin to construct stories to disrupt the binarism of literary theory, multiply the point of view, contaminate language, open up new scenarios of narratives and meet unforeseen subjects. The project consists of talks, workshops, book presentations, and features people who write, study and work at the interconnection – or rather short-circuit – between queerness, transfeminism and literary theories and practices. Among the guests there are: Rachele Borghi, Paul B. Preciado, Sandra Cane, Rachele Cinerari, June Scialpi, Shatta Valli, Collettivo Hormony, Caro Gervasi, Marzia D’amico, Simone Marcelli Pitzalis, Luca Starita, Collettivo L’Altrosessuale, Claudia Durastanti and many* others.
BELÉN CORNEJO DAZA is a PhD candidate at Universidad de Granada (Spain), where she teaches and conducts research with Università degli Studi di Bologna (Italy). She holds a BA on English Studies, a BA on Translation and Interpreting (English/French) and an MA on English Literature. She has specialized in gender and feminist studies with an Erasmus Mundus MA on Women’s and Gender Studies. She has completed research stays at Utrecht University and Università di Bologna and her main areas of interest are feminist and transmedia creative practices that resist the capitalocene and materialize hope. She has recently published the co-written chapter “Becoming(other-than-)water: Resilience and revolution in embodying a feminist canon. A Diffractive analysis of El Agua by Elena López Riera”, for the Routledge volume Feminist Literary and Filmic Cultures for Social Action (2024).
COLLETTIVO ROSOLE is a group of textile artists based in Bologna since 2022. The name is inspired by the rosola, a wild, resilient plant used in traditional Romagnola cuisine, symbolizing slow yet pervasive growth, much like the long process of creating art through ancient, handcrafted textile techniques. Through regular gatherings, such as crochet clubs, the collective fosters a community built on sharing and hands-on creativity, turning simple actions into acts of collective care. Knitting and crochet practices give objects meaning and emotion through slow, collaborative craftsmanship. Collettivo Rosole is a constantly evolving entity, where the idea of authorship belongs to everyone involved; the values of sharing and participation translate into a collaborative approach that actively engages the public in the creation of the works.
DAS (EXPERIMENTAL ARTS DEVICE) is an artistic research and production centre in via del Porto 11/2 in Bologna: a modular and traversable space designed to bring together heterogeneous experiences, practices and audiences. The building, a former coffin warehouse, in the Manifattura delle Arti district and just a few minutes from the Central Station, has been granted in management by the Municipality of Bologna through a process started in 2017 with the public notice MACbo – Multitasking Atelier Creativo. Renovated and upgraded over the years by the 18 selected Bologna cultural realities, DAS is now managed by a single association that brings together cultural cultural operators and professionals from various artistic and educational fields.